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Una vicenda senza precedenti nella storia delle relazioni sindacali di settore. La disdetta del contratto nazionale dei lavoratori bancari, disposta dall’Abi, con quasi 10 mesi d’anticipo rispetto alla scadenza naturale, rappresenta un attacco inaudito ai diritti dei lavoratori, a cui i sindacati risponderanno per le rime, anche con lo sciopero. Quello che sconcerta, inoltre, è che, se da una parte, di fronte alle istituzioni monetarie internazionali, le banche danno ottimistiche comunicazioni ai mercati, dichiarando grande solidità patrimoniale, dall’altra, quando si devono confrontare con le organizzazioni sindacali, denunciano una redditività del capitale ai minimi storici senza prospettive di ripresa oltre a costi del personale e livelli occupazionali insostenibili.