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Bonomi mette nel congelatore la trasformazione in spa della Bpm

09 maggio 2013 Dietro lo sportello

Dietro lo sportello

Bonomi mette nel congelatore la trasformazione in spa della Bpm

Il presidente e maggiore azionista della Bpm  per ora ha annunciato una sorta di congelamento del progetto di trasformazione in società per azioni della Banca popolare di Milano. La convinzione diffusa è che il modello cooperativo non sarà più toccato radicalmente. Bonomi è andato a sbattere contro il muro dei sindacati, a cominciare dalla Fabi, che non hanno gradito alcune mosse dello stesso presidente di piazza Meda. Le organizzazioni dei lavoratori sono state chiare: sono disposte a dialogare ancora con Bonomi a patto che non venga più messo in discussione il modello cooperativo. Il presidente della Banca guarda ancora all'assemblea del 22 giugno, chiamata a votare il suo progetto, ma dovrà arrendersi definitivamente per evitare di minare l'aumento di capitale da 500 milioni di euro necessario a rimborsare i Tremonti bond al Tesoro. Si muove anche la Banca d'Italia. Che potrebbe favorire un piano B, volto a garantire la separazione tra azionisti e manager.