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Faccia a faccia tra il Segretario Generale della FABI e i quadri sindacali bresciani. FABI on the road fa tappa a Brescia, una delle piazze bancarie più rilevanti per numero di addetti. Al centro del dibattito sono ancora una volta i lavoratori bancari e i loro diritti sempre più compromessi da una crisi finanziaria che non risparmia ormai nessun istituto. Più di uno i pericoli scampati dalla categoria negli ultimi 4 anni, grazie al lavoro politico della FABI, prima Organizzazione Sindacale del settore. A cominciare dalla mancata introduzione dell’indennità di disoccupazione, che avrebbe portato al licenziamento di 35mila lavoratori bancari, un’iniziativa caldeggiata dall’ABI, ma duramente contrastata dalla FABI e poi morta sul nascere. Numerosi anche i risultati faticosamente conquistati: come la creazione di un fondo per la nuova occupazione, unico nel panorama produttivo italiano, fortemente voluto dalla FABI nell’ambito del rinnovo del Contratto Nazionale, che consentirà nuove assunzioni stabili nelle banche. Poi l’istituzione di un Fondo emergenziale, per garantire forme di sostegno al reddito per due anni ai lavoratori bancari licenziati. Infine la firma, dopo una durissima trattativa, del Contratto Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo. Durante l'incontro si è parlato anche degli accordi sui piani industriali dei principali gruppi bancari. Infine, una riflessione sul ruolo del sindacato oggi: avere il coraggio di combattere, ma anche la capacità di negoziare