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Il tour FABI on the road fa tappa nella città romagnola, recentemente al centro dell’attenzione per il commissariamento di una delle banche storiche della regione, la Cassa di Risparmio di Rimini, salvata dalla liquidazione coatta amministrativa anche grazie all’impegno della FABI, che ha fatto di tutto per mobilitare lavoratori e imprenditori locali al fine di mantenere la banca radicata sul territorio. Un merito che il Segretario Generale della FABI, Lando Maria Sileoni, riconosce pubblicamente al padrone di casa, il coordinatore di FABI Rimini, Giuseppe Taddia, in una sala riempita da oltre 150 rappresentanti sindacali dell'Emilia Romagna e delle Marche venuti apposta per confrontarsi con il leader della prima organizzazione sindacale del credito. Il dibattito si è spostato anche su temi di più ampio respiro. Il contratto nazionale, conquistato con fatica e in un periodo particolare, ricorda il Segretario Generale. Più di uno i pericoli scampati dalla categoria negli ultimi 4 anni, grazie al lavoro politico della FABI, prima organizzazione sindacale del settore. Numerosi poi i risultati faticosamente conquistati: come la creazione di un fondo per la nuova occupazione. Fondo che sarà finanziato anche dai banchieri. 'Faremo il nome di tutti quelli che non versano il 4%' ha detto Sileoni. Infine, il ruolo del sindacato. E’ solo grazie alla FABI, ha concluso il Segretario Generale, unico sindacato di categoria, se si è riusciti ad arginare lo strapotere delle banche, pronte a seguire l’esempio di Marchionne.